Essere presenti su Twitter, utilizzarlo per informarsi, fare networking e dialogare con i clienti (customer care) o per conoscerne di nuovi. Un buon inizio, per chi creda in questo mezzo e voglia provare a trarne il meglio, come è possibile ottimizzare questo processo e misurare le performance del mio (o dei miei) account?
Esistono in rete una serie di tool gratuiti che rispondono a tutte queste esigenze. Eccone cinque tra i migliori
- Twimbow : permette non soltanto di aggiornare il proprio account Twitter, ma anche di tenere ordinati tutti i flussi che ci interessano e di monitorare temi, utenti ed hashtag (salvandoli nell’apposita sezione “monitor”). Tra le altre funzioni utili: la programmazione dei post, il possibile inserimento anche del flusso Facebook e, soprattutto, l’ampio (e personalizzabile) uso dei colori che consentono di tenere tutto estremamente ordinato (e rendono dunque Twimbow preferibile a soluzioni alternative come TweetDeck o Hootsuite).
- Twitter Counter e TweetStats : entrambi offrono una serie di statistiche su crescita del numero di followers/following nel tempo, predizioni di crescita dei followers e abitudini di comportamento dell’utente. Twitter Counter consente anche la comparazione con altri account Twitter (ad esempio quello dei vostri competitors).
- Bottlenose : volete conoscere la rete degli utenti con cui interagite? Lo strumento sonar offerto da Bottlenose fa esattamente al caso vostro. La piattaforma consente inoltre di inserire e leggere i vari tweet stream.
- SocialBro : un tool completo per il monitoraggio dei vostri account. Tra le funzioni più interessanti: il rilevamento dei tweets in real time e l’offerta di statistiche utili della nostra rete, quali il rapporto tra numero di followers e di following, la percentuale di utenti inattivi da più di un certo periodo di tempo, l’analisi della composizione demografica dei nostri followers.
- Trendistic e Tweethashtag : che amplificazione hanno un hahstag o un determinato tema su Twitter? Trendistic fornisce l’esatta misura dei trend e permette di conoscerne ritmi e tempi di propagazione, mentre Tweethashtag consente di segnalare il significato di una hashtag o di cercare nel database di quelli già registrati, per capire di cosa si tratti.
L’impiego dei Twitter tools può condurre ad una serie di vantaggi significativi soprattutto in ambito aziendale: conoscere le statistiche delle proprie abitudini, ad esempio, può consentire di ottimizzare il flusso, i tempi e gli intervalli con cui di solito si twitta. Il rapporto tra numero di followers e following fornisce in una certa misura un indice di autorità dell’account e consente di individuare immediatamente i casi in cui qualcuno (magari di nostro interesse) da noi seguito non abbia a sua volta ricambiato il follow.
Programmare la pubblicazione dei contenuti, infine, aiuta a gestire meglio il piano editoriale ed il relativo palinsesto, consentendo di avere tutto sotto controllo.
Migliorare la performance dei propri account su Twitter può condurre all’acquisizione di un numero crescente di followers, oltre al fatto che l’attenzione per i temi che si sviluppano sulla piattaforma di microblogging e l’eventuale partecipazione alle discussioni consentono di stabilire nuovi contatti e di rendersi conoscibili.
Insomma essere presenti su Twitter va bene ma con l’aiuto di qualche tool si può migliorare l’efficacia delle comunicazioni.