Una delle più famose “creatrici” di nuovi idiomi è Sonja Elen Kisa, linguista canadese che dal 2001 ha pubblicato il linguaggio Toki Pona (letteralmente buona lingua), uno dei più diffusi sul web, che si compone di 14 fonemi e 118 parole e si configura come ideale per scambiarsi opinioni e messaggi, ma soprattutto per chattare vista la scarsa complessità .
Non è di certo la prima volta che si inventano nuovi idiomi (klingon è la lingua di star trek e ku quella parlata da Nicole Kidman in “the interpreter” ad esempio) ma su internet il fenomeno si sta espandendo alla grande, sono infatti 1902 le lingue artificiali costruite sul web ed accuratamente censite da http://www.langmaker.com. Il Los Angeles Times dedica alla notizia un servizio interessante in cui si riporta anche il nome dell’arte di inventare linguaggi: conlang.
La storia degli idiomi creati di recente non è mai stata ricca di successi, si segnala come unica eccezione l’esperanto creato dal polacco Ludovic Zamenhof. Il linguaggio universale (almeno nei sogni del suo creatore) è ad oggi parlato da oltre 2 milioni di persone, di cui 1000 nativi.
Il ruolo di internet è di certo legato all’elevata potenzialità di diffusione di tali innovativi modi di comunicare, ciò che può fare la differenza è probabilmente il contesto d’uso: nessuno imparerebbe un nuovo linguaggio completo per una sola funzione (anche in virtù del fatto che l’inglese apre quasi tutte le porte) ma è palese che se per chattare o giocare alla grande bastano 100 parole, qualcuno ci farà anche un pensierino..
Per l’immagine: lingvisto.org