Esiste un documento, che tutti possono leggere qui dagli stessi autori del cluetrain manifesto che riporta al punto 8A una questione di primissimo piano: di chi è internet?
La risposta può e deve essere una sola: di tutti e di nessuno. Ho scoperto di recente che esiste una vera e propria corrente filosofica sostenuta più da tecnologi che da filosofi secondo la quale internet morirebbe se data in pasto a questo o a quell´operatore. Probabilmente è cosi, nessuno ragiona mai sull´importanza della libertà dei bit, se domani un´azienda potesse imporre una gerarchia di bit per cui alcune applicazioni (cioè bit) hanno più diritti di altre, sarebbe la fine.
La forza di internet sta nel fatto di nascere e svilupparsi tra libertà e indipendenza, gli operatori e i soggetti presenti in internet formano un tutto eccellente ma presi singolarmente sono un nulla, cosa sarebbe google senza i siti che linka? Si potrebbe fare a meno di google? Probabilmente sarebbe un peccato ma la rete non morirebbe.
Alcuni denunciano i tentativi di dare alla rete questa o quella connotazione privatizzandone parti e architetture, tutto questo non deve accadere perchè internet perderebbe la propria connotazione, sarebbe come se gli operatori televisivi veicolassero la corrente solo sulle tv spegnendo tutti i forni e i frigoriferi. Questo articolo è solo un piccolo remind, ci basiamo su una cosa che riteniamo assolutamente assodata, cioè la liberta e la non proprietà della rete, speriamo continui sempre ad essere cosi..