Ragazze che ballano la lap dance in metro a Milano, gioielli appesi tra i paracarri al posto delle catene, iniziative commerciali innovative (“se l’Italia vince il mondiale ti regaliamo il televisore”) e internet utilizzato in maniera sempre più massiccia per promuovere, lanciare, indagare, fidelizzare, cosa sta succedendo al marketing?
La realtà è molto chiara, nuove forme di comunicazione pervadono le strade delle nostre città , i segnali stradali vengono brandizzati e termini come “ambush marketing” e “guerrilla marketing” spopolano. I teorici faticano a star dietro ad una mole cosi grande di innovazioni di marketing in cui i creativi si divertono un mondo e le aziende credono di “œdoverci essere per forza” mentre chi organizza e gestisce strategie e costi sbianca di fronte a numeri che sembrano non avere alcun senso.
Il marketing sta cambiando, bisogna prenderne atto, iniziative virali (che fanno parlare) e di impatto visivo sono all´ordine del giorno ma è giusto chiedersi come integrare tali iniziative nella pianificazione di marketing. Le campagne non convenzionali sono di certo favorite dalla diffusione di internet ma scontano un paradosso di assoluta rilevanza: bisogna essere sempre meno convenzionali per farsi notare. Il classico video divertente è ormai già vecchio, ecco allora il minisito, il gadget omaggio, la canzone gratis sul cellulare. Il massimo del non convenzionale, in un contesto di questo tipo, rischia di divenire il convenzionale puro, ad esempio FIAT riscopre per grande punto e bravo una comunicazione fatta di immagini e musiche importanti e, ancora oggi, queste pubblicità si notano.
Appare necessario prendere atto del ruolo delle emozioni e della creatività , mettendo a budget anche piccole percentuali per la creazione di eventi e campagne non convenzionali ad hoc. Dare vita ad un video o un minisito o regalare 10.000 magliette costa comunque molto meno di un passaggio di prima serata su rai o mediaset, la gente però parlerà entusiasta di queste iniziative dando vita al vero effetto di diffusione virale. Lo sa bene kenwood che nel proprio sito ha regalato migliaia di magliette con l’iniziativa “il suono è tutto” ed ha ottenuto ritorni interessanti. Per dovere di cronaca bisogna evidenziare che kenwood ha rischiato grosso perchè gli stessi forum che lodavano l’iniziativa hanno iniziato a rumoreggiare quando, dopo un mese, non c’era ombra di magliette in zona. Fortunatamente tutto si è risolto con un piccolo ritardo e la soddisfazione ha alimentato il famoso “effetto buzzâ” che le aziende tanto bramano.
Queste possibilità di marketing low cost sono una realtà per le piccole e medie imprese e spesso basta un pò di fantasia per dar vita ad esperienze frizzanti e divertenti che fanno parlare. Se cercate di sorprendere e farvi conoscere di certo guerrilla marketing ed eventi ad hoc sono gli strumenti da utilizzare, fate un salto su sitiwebmarketing prossimamente, promettiamo un approfondimento su questi due temi.