Redesign di un sito web, attività che spesso provocano frustrazione e ansia negli animi di imprenditori. Questo perché solitamente queste “parole” indicano mesi di lavoro in termini di riprogettazione, pianificazione, analisi, test e molto altro. Attività che distolgono dallo svolgimento di mansioni quotidiane e implicano uno sforzo nel ripensare a ipotesi o cambiamenti in grado di migliorare il business di un sito dopo che è stato lanciato.
Il punto è proprio questo: un intero team aziendale non può permettersi di mettere in pausa le proprie attività per dedicarsi al redesign del website.
Come è possibile quindi raggiungere performance e risultati migliori? Il Growth Driven Design può risultare la soluzione e il compromesso che si sta cercando.
Growth Driven Design (GDD): definizione
Il Growth Driven Design è in grado di ridurre al minimo i rischi legati alla progettazione web tradizionale in quanto, grazie a un approccio sistematico che riduce i tempi di golive, consente di focalizzarsi sull’impatto reale, l’apprendimento e il miglioramento continuo.
Apprendimento e miglioramento continuo sono elementi fondamentali del GDD, in quanto si tratta di un processo iterativo e continuo, diversamente dalla progettazione web tradizionale che tende a ridursi a un unico e mastodontico evento. Il Growth Driven Design infatti, invece che progettare in una sola volta tutta la soluzione, si concentra su step evolutivi e sul raggiungimento di obiettivi a breve termine. Approccio sicuramente meno rischioso e costoso.
Invece di ridisegnare un sito ogni due anni, con contenuti antiquati che non si allineano agli obiettivi aziendali, il GDD spacchetta la progettazione in fasi e programma le versioni evolutive sulla base di test e ottimizzazioni derivate dall’analisi del comportamento dei visitatori sul sito. Questa soluzione inoltre prevede una perfetta integrazione tra marketing e vendite, al fine di raggiungere traguardi concreti e condivisi.
In questo modo il GDD offre un modello più flessibile grazie al quale le aziende possono cambiare i loro piani di azioni in base a condizioni e ostacoli che incontrano.
Growth Driven Design (GDD): come funziona
È possibile suddividere il GDD in due macro fasi: una che include strategia e lancio del sito (della durata di circa un mese) e una successiva che prevede lo sviluppo iterativo e di miglioramento continuo (che si svolge indicativamente nel corso degli undici mesi successivi).
Fase 1: strategia e lancio del sito
Come per il web design tradizionale, il processo di GDD inizia con la pianificazione strategica e l’identificazione di precisi obiettivi, in modo da avere ben chiaro cosa si sta cercando di realizzare e chi è la audience di riferimento.
Una volta definiti traguardi e obiettivi è opportuno iniziare un’analisi quantitativa attraverso la revisione del sito web e dei dati, in modo da capire come gli utenti arrivano sul sito e interagiscono con esso. Oltre a raccogliere importanti feedback degli utenti, questa ricerca farà emergere criticità e punti di debolezza, aiutando a valutare quali opportunità cogliere per migliorare l’esperienza utente. Nello specifico contribuirà a far luce su alcuni punti, come:
- Perché gli utenti visitano il sito.
- La proposta di valore che ricevono.
- Come gli utenti raggiungono il sito.
In estrema sintesi spiegherà il motivo per cui si compiono determinate azioni in uno specifico momento e le modalità con cui incorporare queste intuizioni in una strategia globale orientata al miglioramento.
Ultimo step, il brainstorming tra i diversi membri del team, da cui si otterrà una wishlist contenente i punti fondamentali a migliorare il sito. Il processo di implementazione di questa lista dei desideri inizia seguendo la regola 80/20, ovvero sviluppando il 20% delle azioni che generano l’80% dell’impatto sugli utenti
Successivamente l’attenzione si focalizza sugli aspetti più standard del processo di design, come ad esempio:
- Messaggi e contenuti
- User eXperience e architettura informativa
- Wireframe
- Design e skin
- Web development
- Testing
Smarcato anche questo è necessario raccogliere attraverso il sito le informazioni necessarie a sviluppare qualitativamente e quantitativamente il progetto. Nello specifico in merito a:
- L’identificazione di un obiettivo per ogni fase.
- Ogni specifico presupposto definito.
- Ogni metrica da misurare per soddisfare i punti della lista dei desideri stilata.
In questa fase è importante identificare quali sono gli aspetti e gli elementi del sito che hanno un impatto maggiore e pianificare quali inserire nel processo di ottimizzazione. La valutazione può basarsi su questi criteri:
- Performance vs obiettivi: valutare quanto le prestazioni del sito live sono in linea con il raggiungimento di specifici obiettivi e, sulla base di queste considerazioni, identificare le possibili opportunità di miglioramento.
- RIcerca e raccolta dati: sempre in base all’andamento del website e ai comportamenti degli utenti in riferimento al sito è opportuno sviluppare delle considerazioni rispetto ai dati raccolti e ad eventuali punti da aggiungere alla lista dei desideri.
- Allineamento tra marketing e vendite in vista di un incremento delle conversioni i dati e i punti di vista dei due team sono fondamentali al miglioramento delle performance di conversione.
- Miglioramento User eXperience: i miglioramenti apportati al sito restituiscono all’utente una migliore esperienza e rendono più immediata la navigazione. Questo permette di soddisfare le ricerche e incontrare i bisogni manifestati dagli utenti.
- Ridefinire le priorità della wishlist: modificando gli elementi della lista è importante ridefinire le priorità in base al raggiungimento di specifici obiettivi prefissati.
Fase 2: sviluppo iterativo e miglioramento continuo
Una volta che è stata rilasciata la prima versione del website è necessario iniziare con la fase di ottimizzazione in modo da migliorare e rendere più performante il sito lanciato, in un’ottica di flessibilità e miglioramento continuo. Per ogni fase di questo processo è importante valutare come ogni cambiamento che si andrà ad attuare può o meno creare valore aggiunto per gli utenti a cui è destinato.
Gli step di cui si compone un ciclo di Growth Driven Design sono:
- Pianificazione
- Sviluppo
- Apprendimento
- Trasferimento
Il tutto orientato al miglioramento continuo.
Pianificazione
In questa fase è importante identificare quali sono gli aspetti e gli elementi del sito che hanno un impatto maggiore e pianificare quali inserire nel processo di ottimizzazione.
Definiti gli elementi più rilevanti è necessario iniziarne l’implementazione. È importante prevedere delle fasi di test per ogni elemento che sarà inserito per valutarne l’impatto sulle prestazioni. Per valutarne l’andamento è inoltre opportuno identificare delle metriche di misurazione.
Apprendimento
Implementati i cambiamenti necessari al miglioramento è necessario definire un periodo di verifica e raccogliere dei dati a supporto in modo da preparare un’analisi rispetto alle informazioni raccolte dagli utenti e capire se le modifiche apportate abbiamo avuto l’impatto previsto. Imparando quindi direttamente dall’esperienza sul campo.
Trasferimento
L’ultimo passo consiste nel trasferire le informazioni raccolte in futuri cicli di sviluppo. Infatti, dopo aver analizzato e interpretato i dati di ogni step del processo è importante valutare se possano essere utili per altre aree aziendali.
Miglioramento continuo
Scegliendo di adottare un approccio di Growth Driven Design si avrà la possibilità di lavorare al proprio website costantemente, in modo da rispondere ai continui cambiamenti di esigenze, sia del mercato che degli utenti.
In questo modo sarà possibile disporre di uno strumento costantemente ottimizzato sulla base delle informazioni raccolte dagli utenti ed essere in grado di migliorare la user experience e il conversion rate.
Conclusione
Il website rappresenta la vetrina di un’azienda sul mondo esterno e l’impatto che lascia sui visitatori può essere o meno un importante assist alla vendita. È quindi fondamentale che sia ben progettato, strutturato e realizzato, al fine appunto di catturare l’interesse dei potenziali clienti.
Il Growth Driven Design, ad oggi, è l’approccio che meglio risponde alle esigenze di un mercato dinamico in continua trasformazione e cambiamento. Grazie infatti all’orientamento all’apprendimento e al miglioramento continuo consente di ottimizzare il sito nel miglior modo possibile e rispondere a specifici bisogni e necessità dell’utente.