Nel corso dell’ultimo anno Facebook ha modificato la propria offerta pubblicitaria andando a ridefinire il suo approccio al programmatic media buying. Il Social Network ha infatti preso una posizione netta creando un proprio ecosistema, aumentando la propria presenza in determinate aree e uscendo da altre, rinunciando quindi a coprire l’intera catena del digital advertising. Un approccio completamente differente e in netto contrasto con l’inventory crescente degli ad-stack di Google che sceglie invece di strutturare soluzioni che mettono a disposizione di publisher e advertiser tutti i servizi necessari per la vendita e l’acquisto di pubblicità online.
La strategia di Menlo Park si concentra sugli advertiser e sul consolidamento del portfolio ad tech. Per imboccare questa strada sono state interrotte alcune attività, nello specifico quelle di real time bidding di Facebook Exchange (FBX), l’offerta video attraverso SSP e il publisher ad server di LiveRail, e i piani sulla DSP dopo che la versione beta ha indicato che l’inventory dell’ecosistema programmatico non garantiva la viewability.
Con Facebook Audience Network è “tutto incluso”
Mentre chiude alcune porte, la creatura di Zuckerberg punta tutto su Facebook Audience Network, ampliandone funzionalità e fasce di utenza. Il motivo di questa scelta è l’espansione dell’advertising sia all’interno che all’esterno, puntando però a salvaguardare l’aspetto più importante: i dati degli utenti.
Facebook Audience Network permette alle aziende di raggiungere i consumatori fuori da Facebook, continuando però ad utilizzare i dati del social per la targettizzazione delle loro campagne.
Dalla fine del 2014, quando è stato lanciato, Facebook Audience Network ha ampliato la propria offerta di strumenti, aggiungendo ad esempio il mobile web alla portata del network e lanciando un nuovo sistema di ranking per i posizionamenti pubblicitari.
Come si vede dall’immagine che segue, il social si allontana da un approccio programmatico aperto puntando verso un ad stack chiuso, incentrato proprio sull’Audience Network.
Prendendo questa direzione Facebook punta a fornire soluzioni per supportare i marketer nello spinoso panorama del programmatic media buying, migliorando l’efficenza e abbattendo complessità e costi, grazie alla riduzione degli intermediari e a un attento monitoraggio del ROI degli inserzionisti.