La UX si basa essenzialmente nella progettazione (o ri-progettazione) di prodotti in grado di risolvere un problema dell’utente attraverso un approccio metodico e user-centric.
Prima di iniziare a progettare, è fondamentale passare attraverso la fase di Define del processo di Design Thinking (articolato negli step Empathise, Define, Ideate, Prototype, Test) che modellerà il progetto dall’inizio alla fine.
Il designer deve comprendere i desideri e le difficoltà delle persone a cui i prodotti sono destinati. Che problema hanno bisogno di risolvere? Quali sono i loro desideri o passioni interiori? Esistono prodotti che aiutano le persone con questo problema? Qual è l’obiettivo più grande che le persone vogliono raggiungere?
Solo quando si ha una piena comprensione di ciò che gli utenti vogliono e cercano, iniziano a emergere le idee più rilevanti.
Perché la fase di Define è così importante?
La fase di Define è quella che assicura di comprendere appieno il problema del progetto di design. Aiuta ad articolare il problema di progettazione, stabilisce un obiettivo chiaro su cui lavorare e guida il designer verso la soluzione.
Senza una chiara definizione del problema è difficile stabilire l’obiettivo che si vuole raggiungere e spiegarlo efficacemente agli stakeholder di progetto.
Una volta individuato il problema, quest’ultimo verrà trasformato in un “problem statement” che farà da bussola lungo tutto il processo di progettazione.
Che cosa si intende per “problem statement”?
Il problem statement identifica il gap tra lo stato attuale (il problema) e quello desiderato (l’obiettivo) di un processo o prodotto. Nell’ambito del design è possibile considerare il problema dell’utente come un’esigenza non soddisfatta. Progettando una soluzione a questa esigenza, è possibile garantire una user experience davvero piacevole. Il problem statement è quindi l’inquadramento del problema/necessità in modo concreto per il designer. Fornisce una chiara descrizione del problema che il progettista UX cerca di affrontare in un’ottica user-centric.
Il problem statement può assumere diverse forme, ma lo scopo finale è sempre uno: guidare il team di progettazione verso una soluzione fattibile. Di seguito riportiamo, con l’aiuto di un esempio, alcuni dei modi in cui il progettista UX può inquadrare il problema di progettazione:
- Dal punto di vista dell’utente: “Sono un giovane professionista che cerca di mangiare in modo sano, ma sono in difficoltà perché lavoro molte ore e non ho sempre tempo per fare la spesa e preparare i miei pasti. Questo mi fa sentire frustrato”.
- Dal punto di vista della user research: “I professionisti che sono molto presi dal loro lavoro hanno bisogno di un modo semplice ed efficiente per mangiare in modo sano perché spesso non hanno tempo per fare acquisti e preparare i pasti”.
- Basato sulle quattro W (Who, What, Where e Why): “Il giovane professionista che lavora, fa fatica a mangiare in modo sano durante la settimana perché lavora per molte ore. La nostra soluzione dovrebbe offrirgli un modo rapido e semplice per procurarsi gli ingredienti e preparare pasti sani da portare al lavoro”.
Ogni problem statement affronta lo stesso problema, ma in modo leggermente diverso l’uno dall’altro.
Un buon problem statement è focalizzato sull’utente ed è human-centered. Si concentra sugli utenti e sulle loro esigenze e mai sulle specifiche del prodotto o sui risultati aziendali.
Ecco alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a creare problem statement significativi:
- Focus sull’utente: l’utente e le sue esigenze dovrebbero essere al centro del problem statement e non dovrebbero mai includere parole come “dobbiamo …” o “il prodotto dovrebbe”.
- Lascia spazio all’innovazione e alla libertà creativa: è importante che nel problem statement si eviti qualsiasi riferimento a soluzioni specifiche o requisiti tecnici.
- Stabilisci la priorità: non cercare di rispondere a troppe esigenze degli utenti in un solo problem statement; questo ti aiuterà nel trovare una soluzione adeguata.
Come scrivere un problem statement davvero significativo
Scrivere un problem statement significativo può essere estremamente impegnativo. Come si condensano tutte le complessità dei desideri consci e inconsci dell’utente in un’affermazione semplice e concreta?
Per aiutarti in questa attività ti presentiamo qui di seguito tre metodi.
1. Space saturation and group
Questo primo metodo consiste nell’organizzare le informazioni emerse durante la fase Empathise del processo di Design Thinking. Viene utilizzato spesso dai professionisti della UX per presentare visivamente tutte le osservazioni fatte all’interno di uno spazio di lavoro e consiste nel “saturare” un muro o una lavagna con note o Post-it. Il risultato è a tutti gli effetti un collage di artefatti della ricerca utente.
Questo metodo dovrebbe coinvolgere chiunque abbia preso parte alla fase Empathise del progetto di design e non dovrebbe richiedere più di 20-30 minuti.
2. Le quattro W
Fare le domande giuste ti aiuterà a individuare sul giusto problem statement. Partendo con tutti i risultati ottenuti dalla fase Empathise, si procede con porsi le domande individuate dalle quattro W: Who, What, Where e Why?
Nello specifico:
- Who: chi sta riscontrando il problema? Chi è il l’utente target? Chi sarà al centro del tuo problem statement?
- What: qual è il problema? Quali sono i problemi e i pain point emersi più di frequente? Quale attività sta tentando di eseguire l’utente e cosa lo ostacola?
- Where: dove si presenta il problema? In quale spazio (fisico o digitale), situazione o contesto l’utente si trova nell’affrontare questo problema? Ci sono altre persone coinvolte?
- Why: perché è importante risolvere questo problema? Quale valore apporterebbe una soluzione per l’utente e per l’azienda?
3. I cinque Perché
La tecnica dei cinque perché può aiutarti ad approfondire il problema dell’utente individuare facilmente la causa principale che lo scatena.
Riprendiamo l’esempio del giovane professionista che vuole mangiare sano, ma trova difficile farlo. Ecco come potresti usare i cinque perché per risolvere il problema e arrivare alla causa principale:
- Perché non sta mangiando in modo sano? → Perché ordina ogni giorno da asporto.
- Perché ordina da asporto tutti i giorni? → Perché il suo frigorifero è vuoto.
- Perché il frigorifero è vuoto? → Perché non fa la spesa da più di una settimana.
- Perché non ha fatto la spesa? → Perché non ha tempo di andare al supermercato.
- Perché non ha tempo? → Perché lavora per molte ore.
La causa principale qui è la mancanza di tempo, quindi la soluzione potrebbe concentrarsi su efficienza e convenienza. Il tuo problem statement finale potrebbe essere simile a qualcosa del tipo: “I giovani professionisti che lavorano hanno bisogno di una soluzione rapida e conveniente per mangiare in modo sano“.
Conclusioni
Al termine della fase Define, avrai trasformato le tue scoperte della fase Empathise in un problem statement significativo e attuabile. Solo a questo punto, sarai pronto per passare alla ideazione della soluzione di design, dove trasformerai il tuo problem statement in quante più soluzioni possibili possibili.