A fine maggio sono stati pubblicati i risultati della ricerca Social and Mobile Commerce Study 2012, condotta da comScore, Shop.org e The Partnering Group.
La survey – condotta negli USA su un campione di 1.507 consumatori online – ha dimostrato che Pinterest genera un maggiore coinvolgimento degli utenti rispetto a Facebook. E non solo: tra i risultati è emerso infatti che gli utenti della piattaforma seguono su Pinterest in media 9.3 retailers contro i 6.9 di cui sono fan su Facebook e gli 8.5 di Twitter, il tutto tenendo in conto che il totale delle persone che seguono brand retailers online è del 38%.
Ciò significa dunque che non solo Facebook si piazza dietro Pinterest e Twitter, ma che le potenziali conversions dalla piattaforma sarebbero più basse di quelle generate sugli altri Social.
Tra i risultati della ricerca, tra l’altro, sono emersi altri due dati interessanti: il 51% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di seguire i brand sui Social per avere notizie su sconti e deals, mentre il 30% degli utenti che seguono i retailers cerca foto ed immagini dei relativi prodotti.
In effetti la crescita di Pinterest negli ultimi mesi è stata inarrestabile.
Il mese scorso, una interessante infografica di Shopify ha riportato che Pinterest è cresciuto del 145% dall’1 gennaio 2012 ad oggi e che – almeno per quanto riguarda le vendite sul loro sito – è Pinterest stesso a fare da guida, con un volume di ordini che è il doppio di quanto richiesto via Facebook.
I primi dati rilevati a febbraio, quindi, si rivelano corretti: Pinterest può davvero costituire un driver di vendita ed uno dei migliori modi per generare attenzione intorno alle proprie attività ed al proprio brand, soprattutto se quest’ultimo si presta particolarmente ad essere “narrato per immagini”.
Volendo (e dovendo, a nostro avviso) effettuare una scelta di campo che consenta di escludere i social meno rilevanti per la propria attività, va tenuto in considerazione il ruolo di Pinterest: le prime proiezioni, sebbene ottimistiche, erano state inquinate dal sospetto di pratiche illecite e il cambio nella policy della piattaforma poteva costituire un rischioso cambiamento di rotta che avrebbe influenzato le attività degli utenti.
Ad oggi Pinterest è ancora in beta privata ma la sua crescita non sembra fermarsi.
Senza dubbio si tratta di una piattaforma la cui utilità va vagliata, in particolare se si opera in ambito retail.
La visibilità acquisita online può incidere concretamente sulle vendite: allora quale migliore piattaforma di Pinterest, che è centrato proprio sulle immagini?