Quasi 800 video caricati da tutta Italia – un numero che sicuramente aumenterà nei prossimi giorni – e 60 artisti in attesa di essere selezionati: parliamo di SanremoSocial, il progetto interamente “social” che dal dicembre 2011 ha preso piede all’interno di Facebook.
Definito come una svolta da alcuni e come una rivoluzione da altri, SanremoSocial permetterà a tutti gli aspiranti giovani di caricare la propria canzone che potrà essere votata fino a domenica 8 gennaio. Tra tutte le proposte che parteciperanno, 30 saranno selezionate dalla commissione di Sanremo e 30 direttamente dal popolo di Facebook, che grazie ad un click potrà dare il proprio voto.
Due box di candidatura accolgono cantanti indipendenti e cantanti con etichetta discografica. Chiunque sia in conformità con il regolamento, può prendere parte al casting entro le ore 18 di domani 5 gennaio ed essere votato tramite Facebook Application, previa registrazione.
Il 12 gennaio 2012 a Roma prenderà il via il Sanremo Social Day, maratona musicale in cui parteciperanno i 60 artisti più votati e che andrà in onda in diretta web dando vita alla categoria dei Giovani che, tra il 14 e 18 febbraio, si sibiranno sul teatro dell’Ariston per il 62° Festival della Canzone Italiana.
Polemiche a parte (quattro cantanti hanno definito discriminatori i limiti di età imposti nel nuovo regolamento) SanremoSocial è un’ennesima prova di quanto i social network possano permettere nuove interazioni con gli utenti, creare nuove attività con essi e – indubbiamente – coinvolgere quel pubblico fino ad ora disinteressato al Festival. Un progetto che permette alla kermesse canora più famosa al mondo di sfruttare i social media, mescolare il mondo musicale con quello del web al fine di trovare nuovi talenti.
Facebook dimostra di essere un ottimo mezzo di comunicazione su cui puntare e la RAI non si è lasciata sfuggire questa opportunità.
Un’operazione che rappresenta la fusione tra utilizzo delle nuove tecnologie e una voglia di aprirsi a tutti quei cambiamenti che noi viviamo ormai ‘normalmente’ da tempo. In sintesi: innovazione.
