Dopo gli agenti immobiliari, Massimo Boraso propone le pagine Web per i titolari d’azienda. Che saranno seguiti da commercialisti, avvocati, farmacisti.
Il primo è stato quello dedicato agli agenti immobiliari e subito dopo è stata la volta degli imprenditori. Due blog che rappresentano i primi passi di un cammino molto più lungo che prevede iniziative simili per avvocati, commercialisti, farmacisti per un totale di circa 25 categorie professionali.
Il progetto è un’idea di Massimo Boraso, proprietario dell’omonimo Studio specializzato in marketing e comunicazione sul Web. La prima iniziativa è stato il blog per gli agenti immobiliari, categoria che trascorre molto tempo davanti al pc, non viene giudicata troppo informatizzata, ma che alla fine riserva sorprese. Se n’è accorta Gabetti quando ha lanciato il progetto Second Life. Pensava di fare fatica a trovare cinque esploratori e invece ha dovuto selezionarli attraverso le decine di candidature.
E un po’ sorpreso è anche Massimo Boraso visto che il blog vanta oltre 2.600 iscritti (gli agenti immobiliari in Italia sono 35-40.000) e diecimila accessi ogni giorno. “Il blog – spiega Boraso – è nato con una redazione di tre persone (adesso sono in sei, ndr), veri agenti immobiliari, che per i primi sei mesi si sono assunti il compito di scrivere almeno tre post a settimana e farlo conoscere”.
La missione è riuscita visto che i post fioccano e vanno dalle questioni tecniche (Plusvalenza immobiliare sì, plusvalenza immobiliare no), alle domande più semplici (Come si fa ad aprire un’agenzia immobiliare), alle lamentele dei clienti nei confronti di qualche rappresentante della categoria. Perché sul blog non ci scrivono solo gli agenti. Le pagine Web, infatti, sono frequentate anche dai clienti che chiedono spiegazioni, consigli e si lamentano.
Il mix funziona anche se si pensa di creare una sezione separata riservata solo ai veri agenti immobiliari che possono così chiacchierare lontani da occhi indiscreti. Intanto tutti i frequentatori possono contribuire al Wiki immobiliare una sorta di Wikipedia sul settore che cresce grazie ai contributi degli utenti.
Tutt’altro tono, invece, per il blog degli imprenditori dove si fa un po’ più di fatica a coinvolgere la categoria forse un po’ troppo eterogenea. Le indagini sugli imprenditori, qualche caso di studio, la protesta contro la politica della Banca centrale europea sono alcuni degli argomenti del blog che non rinuncia a occuparsi di Ict parlando di open source, e punta a essere un luogo di raccolta delle voci soprattutto dei piccoli imprenditori.
Alle iniziative destinate al mondo del lavoro si affianca quella di Blogolandia dove ogni cittadino può chiedere di aprire un blog sul suo comune.
(http://www.lineaedppmi.it/01NET/HP/0,1254,5_ART_89797,00.html?lw=10012;2)