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Boraso: nuovo logo, nuovo ego

Tempo di lettura 3 minuti

Il riposizionamento di Boraso sul Conversion Marketing è stato accompagnato da un restyling profondo della Corporate Identity che è partita dal logo e sta riguardando gli elementi tipici dell’immagine coordinata: company profile, stationery e documenti interni. Analizziamo nel dettaglio come si è evoluto il logo Boraso nelle sue componenti: ideogramma, colori, script e lock-up.

Il tre

Il tre è un numero particolare. Innanzi tutto è un numero primo ma, a differenza dei numeri primi del romanzo di Paolo Giordano, il tre non è affatto un numero che vive in solitudine. Almeno a giudicare dall’attenzione che da sempre gli viene dedicata. Per i latini, infatti, rappresentava il numero della perfezione: omne trinum est perfectum. Per la nota canzone di Schoolhouse Rock, invece, three is a magic number. Senza voler scomodare le trinità religiose e volendo rimanere in argomenti “pop”, ricordiamo che per Massimo Troisi, era il numero da cui si doveva ricominciare in ricomincio da tre.

Anche per Boraso, il tre rappresenta un nuovo inizio. Perché un nuovo posizionamento rappresenta per un’azienda un nuovo inizio. Il logo Boraso è ora caratterizzato da un nuovo ideogramma: un triangolo in tre diversi colori che rappresentano la professionalità, l’innovazione e la velocità che l’azienda si pone di infondere in ogni progetto, con l’obiettivo finale di realizzare un migliore tasso di conversione del sito del cliente.

I colori

Il nuovo corso di Boraso, incentrato sul Conversion Marketing, ha comunque radici profonde nella storia della società. È per questa ragione che nei tre colori del nuovo logo è rimasto l’arancione che da sempre identifica Boraso. All’arancione si sono aggiunti un turchese “ice” e un violetto che, nello spettro cromatico, costituiscono un’armonia definita a “split complementari”, ovvero una combinazione tra una tonalità e due colori, ai lati del suo complementare.

boraso_color_palette

Rispetto ad altre armonie come la complementare pura e la triadica, l’armonia a split viene considerata più naturale e più facile da utilizzare perché meno contrastata. Il minor contrasto dei colori è funzionale a sottolineare come tutte le attività svolte da Boraso (CRO, UX, SEO, Paid, e sviluppo), pur avendo confini precisi, sono tutte complementari rispetto al focus del Conversion Marketing.

Il font

Il nuovo logo adotta come font l’Avant Garde, leggermente customizzato. L’Avant Garde è stato ideato negli anni ’70. Un’epoca che per il digital è quasi un pleistocene ma per la grafica e la tipografia è poco più di ieri. Ecco perché si può definire un classico contemporaneo. Non è un caso che sia stato utilizzato per marchi storici come Adidas o per marchi moderni e digital come Asos, tanto per citare due esempi di uno stesso settore.

Al di là del suo essere senza tempo, la versione minuscola dell’Avant Garde ha consentito di trasformare le numerose curve presenti nel nome in una figura armonica tondeggiante che evoca il concetto di sequenzialità tipico di un processo di miglioramento continuo in ottica Conversion.

Il lock-up

I media digitali richiedono al logo di adattarsi a vari formati, supporti e sfondi molto più che in passato. Ecco perché nel restyling del logo è stata prestata massima attenzione al lock-up, ovvero allo studio di come si “bloccano” tra loro i vari elementi e di quali deroghe sono consentite per far adattare il logo agli utilizzi quotidiani.

boraso-lockups

Il logo ha un ritmo dinamico contraddistinto dalla presenza del pittogramma in alto a destra e dal payoff allineato a sinistra. In questo modo gli elementi si dispongono in una ideale bisettrice che parte dal basso verso l’alto e da sinistra a destra. La rappresentazione di un andamento in crescita, per rimanere, come al solito, in una metafora del Conversion Marketing.

Rispetto alla versione originale, tuttavia, è possibile avere il pittogramma alla sinistra dello script per meglio adattarsi a spazi non troppo alti come la testata del sito. Si tratta di una “licenza” che evoca la responsività dei siti che progettiamo con un approccio mobile-first, ovvero partendo dalle visualizzazioni tipiche degli smartphone verticali per arrivare alle visualizzazioni dei computer desktop.

In conclusione, dietro al sito Boraso c’è molto più di un mero esercizio grafico. C’è tutta l’essenza del lavoro che svolgiamo quotidianamente. In quanto contenitore di quest’essenza, il logo non è solo un elemento formale dell’identità aziendale ma è l’elemento sostanziale con maggiore visibilità.

Antonio Rainò

L’Intelligenza Artificiale nel Digital Marketing
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