Siamo in un mondo si sa, in cui i gadget hanno perso la loro semplicità d’uso e la loro immediatezza per lasciare il posto alla completezza dei servizi a prezzo di una sempre inferiore semplicità d’uso.
Se una volta per gadget si intendeva un oggetto semplice, di poco costo ed immediato nell’uso, oggi-specie in senso tecnologico- si parla di gadget come oggetti sempre più complessi, tecnologicamente avanzati e, dato non trascurabile, alla moda.
I cellulari, i palmari, gli smart phone, i netbook vengono definiti gadget tecnologici e sono un mercato in continua presumibilmente crescita.
Chi di noi non ha mai incontrato problemi nelle configurazioni e nella gestione di un cellulare, o nella impostazione di un telefonino come modem o nel creare una connessione tra due di questi gadget?
Ecco a che cosa devono aver pensato Peter Rojas e Ryan Block, due autentiche autorità in questo settore dopo aver fatto vivere “mostri sacri” come Gizmodo ed EnGadget: la creazione di un social network che possa dare risposte a tutte le curiosità su qualunque oggetto tecnologico, in maniera semplice e precisa ed in tempo reale, oltre ad approfondirne le caratteristiche e a favorirne lo “scambio”.
Gdgt.com (la parola “gadget” alla quale sono state tolte le vocali) è una via di mezzo fra Twitter e un blog di tecnologia. Si comincia, come sempre, registrandosi e creando il proprio profilo. Poi si aggiungono i gadget che si stanno usando, quelli posseduti in precedenza e quelli che si vorrebbe acquistare a breve o in futuro. Di ognuno sono disponibili le specifiche tecniche, news varie, recensioni e comparazioni prese anche da siti esterni, oltre al numero di utenti del social network che lo hanno comprato o che lo desiderano. Infine le tante discussioni sui pregi e i difetti.
Secondo il quotidiano Repubblica il prossimo passo sarà aggiungere una sezione dedicata al confronto fra i vari negozi online e un mercato interno dove gli iscritti potranno sia vendere che comprare apparecchi di ogni tipo.
Un tipico esempio in cui un’idea semplicissima, cioè quella di risolvere i piccoli problemi che affliggono TUTTI coloro che usano questi dispositivi, diviene un fatto che “rischia” di avere molto successo di diventare una enorme fonte di business.