Pensi che per vendere basti proporre un buon prodotto a un prezzo competitivo? Non è più così. Dopo la pandemia i consumatori sono sempre più attenti al posizionamento sociale delle aziende. Un atteggiamento che impone la costruzione di una brand equity ben definita.
La cura dell’identità del tuo brand è la risorsa più importante che hai a disposizione per fidelizzare i tuoi clienti, trasformarli in ambasciatori del tuo marchio e aumentare le conversioni. Se all’inizio degli anni 2000 si è passati dal Trademark al Lovemark oggi siamo di fronte a una ulteriore evoluzione che ci sta portando verso quello che alcuni definiscono Fairmark.
L’importanza della fiducia
È sempre utile partire dai numeri per comprendere come si sta evolvendo il mercato. Secondo l’annuale ricerca condotta da Edelman è in forte crescita la necessità delle persone di potersi fidare dei brand:
- Il 68% degli intervistati ritiene più importante che in passato fidarsi dei marchi che acquista, percentuale che sale al 75% fra i giovani della generazione Z (link Boraso) e i millenial;
- L’86% delle persone si aspetta dai brand azioni che vadano oltre il business (fare beneficenza, supportare la comunità locale, posizionarsi su temi sociali, solo per citarne alcuni);
- Il 63% dei consumatori pensa che i brand debbano focalizzarsi sul rendere il mondo un luogo migliore, piuttosto che rendere i loro clienti persone migliori (37%);
- Il 78% dei clienti sono convinti di poter costringere le aziende a cambiare i loro posizionamenti sociali (per esempio: tutelare i lavoratori, diminuire l’impatto ambientale, far uscire allo scoperto i CEO);
- Il 61% fra chi ha risposto alla survey ha dichiarato di essere pronto a sostenere i brand di cui si fida completamente diventando ambassador.
Un nuovo modo di attivare il funnel
Una recente ricerca condotta da LinkedIn rispetto al mondo del B2B ha evidenziato un dato che è fondamentale tenere sempre in considerazione: solo il 5% delle persone è pronta ad acquistare un prodotto. Il restante 95% ha bisogno di entrare in una dinamica di relazione con il brand prima di procedere all’acquisto. Una dinamica che, con percentuali diverse, vale in tutta evidenza anche per il B2C. L’attivazione dei touch point e l’ingresso nel funnel oggi avvengono proprio nell’ambito di una condivisione dei valori fra brand e le persone.
Secondo una indagine Kantar negli USA il 68% dei consumatori si aspetta che i marchi siano trasparenti sul loro posizionamento sociale, il 54% ritiene che i brand debbano avere un ruolo attivo rispetto a dibattiti pubblici come il #MeToo o #blacklivesmatter. Preso atto di questi nuovi trend, cosa può fare un’azienda per rafforzare la propria brand equity? Scopriamolo insieme.
3 cose da fare per migliorare l’identità del tuo brand
Come costruire una relazione solida con i propri clienti? Come fidelizzarli attraverso l’adesione ai valori del brand? Ecco i nostri consigli.
Capisci cosa desiderano i tuoi clienti
Ascoltare le persone che si rivolgono al tuo brand è il primo passo nella giusta direzione. Imparare a conoscere ciò che i tuoi clienti si aspettano dalla tua azienda è l’unica strada che hai a disposizione per fidelizzarli. Per un eCommerce sarà allora fondamentale fare nel miglior modo possibile data tracking collezionando più informazioni possibili, meglio se proprietarie, così da intercettare nuove tendenze, problematiche, necessità e adattare la strategia di marketing di conseguenza.
Individua uno scopo
Qual è la ragione per cui il tuo brand esiste? Tu e il tuo team vi siete mai fatti questa domanda? Provare a trovare una risposta vi aiuterà a prendere decisioni che inevitabilmente attireranno persone che credono nei vostri stessi valori e che inseguono le vostre stesse prospettive.
Questo aspetto è ormai talmente rilevante da essere stato di recente in Italia al centro di una contesa legale fra due aziende: Miko e Alcantara. La prima chiamata in causa dalla seconda per una operazione di cosiddetto “green washing”, fornendo informazioni ritenute false. Molto interessante il testo della sentenza: “La sensibilità verso i problemi ambientali è oggi molto elevata e le virtù ecologiche decantate da un'impresa o da un prodotto possono influenzare le scelte di acquisto" per cui le "dichiarazioni ambientali verdi devono essere chiare, veritiere, accurate e non fuorvianti, basate su dati scientifici presentati in modo comprensibile". Più chiaro di così.
Riempi i vuoti presenti nel mercato
Se è vero che l’identità di un brand è intimamente legata a chi anima l’impresa e ai prodotti e non può essere costruita artificialmente in relazione al posizionamento dei competitor è altrettanto vero che individuare spazi vuoti di mercato, anche in relazione social accountability dell’azienda, può essere un ottimo modo per rafforzare o creare nuove relazioni e, quindi, migliorare le performance di vendita. Non è un caso che uno dei fenomeni che stanno attraversando il mercato degli eCommerce siano proprio i Digital Native Vertical Brand che fanno della costruzione di una comunità coesa e fidelizzata uno dei loro punti di forza principali.
Conclusioni
La scelta di mettere al centro il cliente si risolve oggi nella necessità per le imprese di avere una brand identity ben riconoscibile e strutturata, in grado di confrontarsi con le questioni sociali che più stanno a cuore alla platea dei consumatori. Ascoltare le persone che si rivolgono al nostro brand è il primo passo per la costruzione di una relazione in cui la condivisione dei valori che stanno alla base della brand equity è in grado di generare una crescita delle conversioni e del fatturato.
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