Uno degli argomenti più chiacchierati a cavallo del 2007 è stata la copertina dell´ultimo numero dell´anno del Time. All´interno di questo numero, è ormai tradizione per la testata americana l´elezione del personaggio dell´anno. Quest´anno tocca a te. Il personaggio dell´anno sei tu.
L´articolo inizia con la discussione di uno dei tentativi più riusciti di marketing virale, uno dei video più visti di sempre su YouTube è infatti quello di lonelygirl15, misterioso e complicato personaggio che ha scatenato la curiosità morbosa di mezzo mondo per un periodo piuttosto lungo, si è poi scoperto che si trattava di una particolare forma promozionale per una fiction.
L´articolo prosegue poi con una serie di esempi, dalle dimissioni di un membro del congresso causate dalle rivelazioni di un blogger, all´ascesa di un fotografo pachistano che ha avuto enorme successo sulla piattaforma flickr (lo youtube delle foto). Non manca una digressione sulle social network (in particolare facebook, strumento complesso che permette di condividere momenti di gioia e amicizie con molte persone nel pianeta), non manca nemmeno l´esempio di un blog di un ragazzo cinese che conta 12.000 visite giornaliere grazie ad un approccio ironico e scanzonato alla vita che gli permette un ´ diverso posizionamento´rispetto ai blog cinesi, notoriamente molto simili a diari e privi dell´ironia occidentale. Si potrebbe continuare con il maniaco di wikipedia (ha inserito da solo oltre 3000 voci) e il fan dell´open source.. e cosi via. Appare però interessante ragionare sul fenomeno nella sua interezza, soprattutto in termini operativi, vero focus di questo blog.
Il fenomeno che si apre davanti a noi prende il nome di web 2.0 e definirlo non è semplice quanto sembra, possiamo dire che siamo senza dubbio di fronte ad una fase 2 del web in cui le tecnologie e soprattutto le persone hanno dato vita ad una nuova forma di partecipazione sul web che è stata definita ´ user-generated content´(contenuti prodotti dagli utilizzatori, ecco i blog, wikipedia, youtube etc..)
Di fronte a tale mole di dati e contenuti ci sono due implicazioni aziendali da valutare:
– Le imprese devono avere paura delle persone?
Noi crediamo di no. È giusto essere onesti, soprattutto nel nord est in cui è nato questo blog (che però vive ovunque), esiste una fobia diffusa verso il nuovo, un arroccarsi sulle posizioni guadagnate con fatica e una decisa ostinazione verso il non cambiamento. Alla luce di internet, questo rappresenta un suicidio. Non vanno più bene i cataloghi, non vanno più bene i moduli di contatto, non vanno più bene le copie commissione. Oggi un sito web può divenire un luogo in cui generare esperienze per il consumatore, un consumatore informato e spesso arrabbiato, disposto però a premiare le eccellenze, le innovazioni, le oasi di relazione nel deserto dell´imposizione. Ecco perchè potrebbe risultare vincente ospitare i commenti degli utilizzatori nel proprio sito, istituire un sistema di risposte da esperti ai problemi della gente, magari una live chat con un consulente che fuga i dubbi delle persone in merito alla nostra classe di prodotti o settore merceologico. La diffusione delle tecnologie permette di produrre tali servizi a costi sostenibili (molto inferiori rispetto ad una campagna pubblicitaria), e i ritorni possono essere altissimi. Qualificando la nostra azienda come ´ il massimo esperto del settore´e dimostrandolo sul campo, potremo essere etichettati dal consumatore come azienda di cui fidarsi, magari meritandoci non solo la scelta del consumatore ma anche l´innesco di un passaparola positivo atto a segnalare la nostra presenza a parenti e amici. Avete mai segnalato un ristorante particolarmente interessante ad un amico? Perchè l´avete fatto? Probabilmente la riconoscenza dell´amico ed il fatto di essere riconosciuti come esperti di ristoranti vi ha fatto piacere, lo stesso succede anche alle persone (che sono consumatori) di fronte alle occasioni d´acquisto di tutti i giorni. Al tempo della concorrenza estrema e della saturazione del mercato anche questi accorgimenti possono fare la differenza, innescando oltretutto spirali di passaparola positivo che potrebbero anche portare lontano.
– E´ possibile utilizzare in azienda queste nuove tecnologie partecipative?
Si. E´ consigliato! Questo blog non è altro che un esperimento innovativo senza fini di lucro di un´azienda viva e attenta alle nuove tecnologie. Il nostro obiettivo è dimostrare che il nostro slogan, ´ i professionisti del web´non è solo uno dei famosi claim di marketing, si tratta invece della nostra mission, di quello che davvero ci rappresenta. Vogliamo fortemente far capire che lavoriamo sulla qualità per la qualità . Anche la tua azienda può fare questo: aprire un blog costa 0, servizi come blogger o wordpress permettono di fare in casa i primi esperimenti, te lo diciamo convinti che dopo poco, quando avrai capito quali sono le potenzialità della tua azienda, ci contatterai per lavorare assieme su un blog professionale progettato da professionisti in cui però sia sempre la tua voce il veicolo principale. Anche parlare per video ed immagini è un indubbio vantaggio, alcuni nostri clienti l´hanno già fatto aiutandosi con YouTube e GoogleVideo. Come hai potuto capire gli strumenti non mancano, però è importante arrivare in tempo ed essere alla pari con chi, nel tuo settore, sta già pensando a qualcosa di simile. C´è molto vantaggio competitivo da assicurarsi, vuoi lasciarlo agli altri?
Tra i tanti che hanno parlato del tema segnaliamo Mauro Lupi e Pandemia, inoltre l’articolo del time apparso sul web (la versone cartacea è comunque diversa)