Si dice spesso che il 60% degli studenti di oggi svolgeranno professioni che ancora non esistono. Un dato che con l’avvento dei tool dell’intelligenza artificiale ha assunto per molti professionisti del mondo del marketing qualche elemento di realtà in più e, forse, anche di preoccupazione
L’intelligenza artificiale cambierà per sempre il mondo delle professioni del marketing? Una domanda che in tanti si stanno facendo dopo che, negli ultimi mesi del 2022, OpenAI ha lanciato la versione beta di ChatGPT3. Se non lo hai ancora testato ti consigliamo di provarlo perché parliamo di uno strumento che ha consentito di aprire una vera e propria finestra sul futuro, lasciando intendere quanto si sia di fronte a un nuovo, potenziale, cambio di paradigma.
1. L’intelligenza artificiale rivoluzionerà il mercato
Il primo errore da evitare è sottovalutare l’impatto che l’ingresso e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale avrà sul mercato e nel mondo del lavoro. Da questo punto di vista ci viene in soccorso il libro “The Innovator’s Dilemma”, pubblicato nel 1997 dal professore di Harvard Clayton Christensen, ben sintetizzato in questo grafico.
Per le aziende, anche colossi come Google, mantenere il successo sul lungo periodo può essere complesso a causa dei processi d’innovazione che difficilmente si possono programmare (do you remember Blockbuster?). Mantenere l’equilibrio fra le “sustaining technologies” che hanno il compito di migliorare la performance dell’azienda e le “disruptive technologies”, che hanno in principio performance più scadenti ma risultano interessanti a nuovi gruppi di consumatori e tracciano nuove traiettorie partendo dal basso, è molto complesso. L’intelligenza artificiale è senza ombra di dubbio una disruptive technology e prendere atto di questo ti aiuterà ad approcciare l’argomento nel modo migliore.
2. Il mio lavoro è già a rischio?
Oggi è complesso capire fino in fondo quali saranno gli sviluppi dell’intelligenza artificiale e quale l’impatto nel mondo del lavoro. Un modo per provare a testare fin da subito potenziali effetti è sfruttare i tool di intelligenza artificiale attualmente in commercio e affidare loro una parte del proprio lavoro, provando a valutare quale sia il risultato finale. Se quest’ultimo dovesse essere competitivo con il tuo lavoro allora, certamente, è opportuno iniziare a fare delle valutazioni rispetto a nuove competenze da sviluppare per poter restare competitivi.
3. ChatGPT sostituirà Google?
Se è molto probabile quindi che molte delle professioni che oggi lavorano nell’ambito del marketing subiranno una trasformazione significativa è logico domandarsi se anche i player del settore, di fronte a un cambio di paradigma che mette in discussione la loro stessa esistenza, staranno a guardare. Ci si chiede per esempio la ragione per cui Google si sia fatto anticipare da OpenAI, l’azienda che ha sviluppato ChatGPT.
Questa l’opinione di Alberto Casu, Marketing e UX Manager di Boraso:
“Innanzi tutto la gara non è finita; siamo solo all’inizio di un processo di cambiamento che potrebbe essere radicale.
Le risposte date dal ChatGPT sembrano accurate, ma spesso non lo sono; e in più vengono date con un tono assertivo che sembra essere assolutamente certo della risposta, rischiando di farci cadere in errore ancora più di quanto accada normalmente su Google.
Le risposte non sono aggiornate, visto che il bot non accede direttamente a Internet ma solo a un set di conoscenze predefinite e che non vanno oltre il 2021 (almeno per ora).
Google non può permettersi di proporre un prodotto non affidabile e che, a volte, può contenere errori evidenti. Attualmente, il costo di una risposta di Google oggi sembrerebbe essere fra le dieci e le cento volte più basso di quello di una risposta di un tool come quello sviluppato da OpenAI. Inoltre, e questo è forse il tema principale, il modello di business di un eventuale motore di ricerca realizzato con Chat GPT è ancora da immaginare; un annuncio a pagamento vicino a un link organico, come nelle SERP a cui siamo abituati, non è direttamente applicabile a una chat con un'AI. Quale potrebbe essere quindi il modello di revenue di un prodotto così realizzato?”.
Conclusioni
L’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sulle professioni del marketing è difficilmente pronosticabile ma sarà di certo molto rilevante. Il dibattito in corso fra competenze scientifiche e umanistiche, i tool di riconoscimento dei contenuti generati da AI, il probabile intervento del legislatore, il ruolo dei big del settore, sono alcuni degli elementi che segneranno la traiettoria dell’AI.
Ciò che conta di più, come sempre quando ci si trova di fronte a questi cambiamenti così importanti, è non sedersi sugli allori ma continuare a curare la propria formazione così da ampliare le proprie competenze senza rifiutare l’innovazione. Il luddismo da sempre nella storia non ha generato nulla di positivo.
Condividi articolo:
Boraso è la prima agenzia full service in Italia di Conversion Marketing specializzata in Conversion Optimization, UX Design, SEO, Digital Advertising, Marketing Automation, Brand Identity, Data Analysis, Strategia Marketing, Content Marketing, Sviluppo eCommerce Magento, Sviluppo eCommerce in Shopify e Shopify Plus, Sviluppo siti custom e Sviluppo siti web con obiettivi di conversione.