Ho avuto di recente la fortuna di sfruttare una pausa di tre giorni per vedere posti nuovi in Italia, in particolare nella zona ligure e toscana. L’iter per la prenotazione degli alberghi è passato da google, venere, booking, tutti operatori che dieci anni fa erano ben poco conosciuti. Pianificando l’itinerario ho fatto uso (quasi abusando) di google maps non prima di aver chiesto a mio padre di modificare, via internet, la targa dell’auto che avrebbe utilizzato il telepass e dopo aver garantito con la mia postepay gli alberghi per il pagamento.
Tutto questo mi ha fatto pensare molto, quando mia madre mi ha regalato una mappa cartacea della liguria l’ho messa sotto il sedile “nel caso in cui il tom tom si fosse scaricato” (ed è stata molto utile, in effetti); ho pensato molto anche alle commissioni (irrisorie) che qualcuno avrà pagato a venere che, a differenza di un’agenzia viaggi, si accontenta di guadagnare poco da molti clienti piuttosto che molto da pochi. Mi chiedo quindi, per i produttori di mappe, piuttosto che per le agenzie viaggi, internet è stato un motivo di perdita di occasioni di business?
Un pò come per l’euro e gli uffici di cambio, questi fenomeni hanno creato sicuramente dei momenti di instabilità e la differenza tra chi ha retto bene l’impatto e chi ha avuto dei problemi sta sicuramente nell’abilità a ripensare la propria attività , insomma nel trasformarsi in virtù del cambiamento. Per restare in tema, in molti hanno problemi o diffidenze verso le carte di credito, anche prepagate, per questo le agenzie possono offrire il servizio di prenotazione, cosi come i produttori di mappe potrebbero digitalizzare la propria esperienza e, magari servendosi di un terminale comune, offrire mappe dettagliate e di qualità su supporti nuovi anzichè ostinarsi a produrrre versioni cartacee che di certo andranno scomparendo.
Di certo non è facile gestire il cambiamento, anche perchè spesso questi fenomeni sono molto rapidi, tutte le aziende dovrebbero però essere pronte a tali eventi e soprattutto guardarsi le spalle prima che qualcosa succeda, cercando di capire chi è il “potenziale nemico” e adeguando le proprie conoscenze e competenze al nuovo.
Le nostre aziende hanno un grande vantaggio, l’esperienza. Aprire un punto vendita off line per un’entità nata sul web è molto più difficile che trasferire on line un’azienda esistente fisicamente, ecco perchè molti hanno a portata di mano opportunità che non comprendono mentre, paradossalmente, sono i business più complessi e innovativi che emergono e le nostre pmi tradizionali se ne stanno a guardare