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La rete si rinnova. Intervista a Massimo Boraso

Tempo di lettura 4 minuti

Il sito internet per un´azienda che vuole affermarsi sul mercato non può più essere considerato una vetrina virtuale, ma diventa uno strumento di comunicazione e di interattività con l´utilizzatore finale. Sia che si tratti di beni strumentali, sia che si offrano servizi e consulenze

Sono a colloquio con Massimo Boraso, presidente dello Studio Boraso.com, per farmi svelare qualcuno dei tanti segreti di internet, la rete nella cui conoscenza egli eccelle.

L´occasione ce la offre l´ormai prossimo www.Day organizzato dal mio interlocutore presso il Centro Congressi Unaway di Occhiobello il 25 ottobre 2007.

L´evento gode del patrocinio di Università e di enti di ricerca, ed è sponsorizzato a vario titolo da importanti istituti di credito, enti istituzionali, società private e associazioni d´imprese.

Argomento dell´incontro è il web 2.0 spiegato ai profani e ai neofiti, fra i quali io stesso mi colloco.

Io sono un giornalista, mi chiamo Peppino Zappulla, e dirigo il giornale online Quotidianocasa.it

Ed ecco la prima domanda, tanto per cominciare a chiarire i termini: Cos´è il web 2.0?

´E´ la nuova evoluzione di internet. Fino a qualche anno fa si parlava di web 1.0, e nel caso delle aziende ciò significava disporre di un ´ sito vetrina´, in altri termini mettersi in mostra: un vecchio modo di fare comunicazione, com´è per esempio ancora oggi in TV, in cui il messaggio va a senso unico verso l´utente finale. In questo contesto il web 2.0 introduce una sorta di rivoluzione: è il consumatore a essere tirato in ballo direttamente, fino a diventare parte attiva nel cerchio della comunicazione. I siti internet diventano interattivi: il consumatore può dare consigli, criticare l´azienda. Come? Attraverso l´attivazione di una serie di nuovi strumenti, come il blog, per esempio, in cui il cliente è al centro dell´attenzione.»

In cosa si differenzia il web 2.0 dal b2b (business to business) di cui pure si diceva tutto il bene possibile fino a ieri, soprattutto con riferimento alle imprese che si ripromettevano di concludere affari grazie a internet?

´Il web 2.0 ha dato vita ai dei total network, cioè dei contenitori che creano comunità di utenti e ne permettono l´interazione. Attraverso il suo blog, tanto per fare un esempio, Beppe Grillo è riuscito a creare una comunità di persone interessate ad argomenti specifici, da condividere attraverso i commenti postati sul blog. Si rende così attiva la partecipazione degli utenti. Un aspetto che per le aziende costituisce una grande opportunità , dato che il gradimento del potenziale cliente o dell´utilizzatore finale di prodotti o servizi è oggi universalmente ritenuto di fondamentale importanza.»

All´incontro del 25 ottobre chi prenderà la parola? Cattedratici e pensatori, oppure operatori dei vari settori commerciali in grado di raccontare la propria esperienza con internet?

´L´obiettivo del www.day è di diffondere anche nel nostro territorio fra le piccole e medie imprese la cultura di internet. Saranno soprattutto presentati dagli stessi imprenditori i loro successi con internet, ottenuti grazie all´utilizzo di particolari strumenti e ´ trucchi del mestiere´.»

Quali sono i settori in cui il web 2.0 promette le migliori performance? Produzione di beni materiali, servizi, comunicazione? Quali aziende vi possono concorrere e trarne profitto?

´Non esiste un settore specifico. È cambiato il modo di fare comunicazione, questo è il punto. E non c´è settore che possa ignorare questa circostanza, che come ho già detto vede coinvolti direttamente il cliente. Vorrei sottolineare a questo proposito che lo scambio di opinioni all´interno di una determinata community è di grande importanza per la visibilità e l´efficacia dei siti internet, che si trasformano da semplice vetrina a promotori di interattività . Non hanno più senso i depliant virtuali, cioè il sito pensato e costruito come un biglietto da visita per dire chi siamo e cosa facciamo; magari per scoprire poi che il sito non lo visitava mai nessuno, un vero e proprio flop sotto ogni punto di vista. Il contrario esatto di ciò che serve per comunicare!»

E come si fa ad acquisire visibilità in internet? Non è una battaglia persa in partenza, dato il mare di notizie e pubblicità che contraddistinguono lo strumento?

´Da questo punto di vista è fondamentale il ruolo dei motori di ricerca. Se produco orologi devo fare in modo che chi cerca la parola chiave ´ orologi´su Google, trovi il sito della mia azienda fra i risultati delle prime due pagine. Ma perchè ciò si verifichi occorre mettere in atto determinati accorgimenti che sono alla portata di tutti, purchè li si conosca. Per questo oggi è primario che il sito aziendale abbia la massima visibilità sui motori di ricerca.»

Quali realistiche previsioni si possono fare? Voglio dire: individuato il settore di propria pertinenza che si vuole sviluppare tramite internet, quali investimenti occorre mettere in campo, quali sono i tempi di un eventuale ritorno? E sotto quale forma poi? D´immagine, oppure in termini squisitamente economici?

´Realizzare un portale o un sito internet è un´operazione che va studiata attentamente. Avviare un progetto vincente su internet è molto complesso. Occorrono investimenti anche notevoli. Ma il primo quesito da porsi è: cosa vuole comunicare effettivamente l´azienda? ed eventualmente come? Il mercato infatti finora ha confuso internet con i computer e l´informatica. Non è raro che si affidi la realizzazione del sito al tecnico che ha provveduto a installare l´ADSL in azienda, per fare un cattivo esempio. Internet, al contrario, fa parte del contesto della comunicazione; ne consegue che il sito va pianificato così come si fa con tutti gli altri strumenti di comunicazione aziendale. A detta di molti esperti internet si sta affermando, fra i media a disposizione, come uno dei più efficaci e alla portata delle imprese, anche quelle di media o piccola dimensione. Purchè venga utilizzato in maniera corretta, appropriata e soprattutto mirata. Con in più la certezza dei risultati, perchè siamo in grado di monitorare il ritorno dell´investimento in tempo reale.»

Ultima domanda: a suo giudizio quali sono le aspettative degli imprenditori che parteciperanno al www.Day?

´Una maggiore conoscenza dello strumento internet, assieme alle opportunità che si prospettano per le imprese. A giudicare dalle numerose richieste di iscrizione e partecipazione mi sento di dire che gli imprenditori abbiano recepito il concetto di un incontro all´insegna della praticità . Abbiamo infatti pensato a questo evento come a una vetrina di casi di successo, mettendo da parte per una volta la teoria e mostrando dal vivo cosa si può creare grazie allo strumento internet. Sono banditi i paroloni e i termini incomprensibili, perchè l´unico obiettivo che vogliamo raggiungere è che gli imprenditori si rendano conto di quale nuovo strumento si arricchisce la comunicazione aziendale. Noi punteremo unicamente a far vedere concretamente a cosa serve internet, e com´è possibile accrescere le opportunità di successo nel proprio lavoro.»

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