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LinkedIn raggiunge 150 milioni di utenti e vola in borsa: i motivi del successo

Tempo di lettura 2 minuti

Logo LinkedinLinkedIn, la più importante piattaforma al mondo dedicata al networking professionale, ha raggiunto di recente i 150 milioni di utenti, il 60% dei quali iscritti al di fuori degli Stati Uniti. In Italia gli iscritti sono 2 milioni, il che significa che sono poco meno degli utenti di Twitter che si attestano sui 2,5 milioni.

La notizia ha contribuito al rilancio delle azioni di LinkedIn in borsa: dopo un calo iniziale, infatti (la piattaforma era stata quotata a maggio 2011), LinkedIn ha adesso raddoppiato i ricavi, aumentati del 115% nell’ultimo quadrimestre, insieme al fatturato che nello stesso periodo ha raggiunto i 167,7 milioni di dollari.

Considerato che il lancio del celebre Social network lavorativo è avvenuto nel 2003, LinkedIn rappresenta oggi una delle più “vecchie” piattaforme ancora attive e capaci costantemente di ampliarsi e trasformarsi in modo flessibile per le esigenze degli utenti.

69 aziende sulle prime 100 elencate nella classifica di Fortune usano LinkedIn. Il settore a cui affluiscono più iscritti è quello dell’IT,seguito da quello finanziario. Come si spiega tanto successo?

Innanzitutto il sistema di iscrizione, che offre sia un accesso gratuito che features aggiuntive a pagamento per profili premium, differenziando così l’offerta e la gamma di possibili attività da realizzare sulla piattaforma, senza inserire barriere proibitive di ingresso.

La possibilità di inserire annunci di lavoro e di seguire gli aggiornamenti delle aziende (sono più di 2 milioni quelle che hanno una pagina su LinkedIn) sono certamente dei valori aggiunti, così come l’opportunità di partecipare ai gruppi di discussione e di ampliare dunque la propria rete di conoscenze anche a partire da temi di comune interesse per gli utenti.

Ricevere delle raccomandazioni da (ex) colleghi e collaboratori e completare in modo dettagliato il proprio profilo, costituiscono fattori che possono contribuire a migliorare il personal branding e a dare visibilità al proprio profilo ed alle proprie attività, oltre ad offrire la possibilità concreta di essere ricercati e reclutati per un nuovo lavoro.

Su LinkedIn è inoltre possibile condividere i contenuti (link e tweets, grazie all’integrazione con Twitter) che riteniamo più rilevanti e rendere dunque la piattaforma un luogo di amplificazione e share di contenuti da noi prodotti o di nostro interesse.

Il successo del Social Network è d’altra parte dimostrato dai numeri connessi agli aumentati ricavi registrati: le inserzioni lavorative costituiscono la fonte primaria di introiti (circa 84,9 milioni dollari, cioè il 50% del fatturato totale), seguiti dalle subscriptions di profili premium (33 milioni di dollari, 20% del fatturato totale).

Vale la pena essere presenti su questo Social? Senza dubbio sì, se non altro per valorizzare tutta l’esperienza accumulata e – se siete un’azienda – per creare awareness intorno alle vostra attività. Moltissime delle aziende presenti su LinkedIn, infatti, appartengono al settore delle PMI. Si tratta dunque di un canale da non sottovalutare, da imparare ad utilizzare per farne un vero pilastro del web marketing aziendale, oltre che un prezioso strumento in ottica risorse umane.

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