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Lo strano caso del professore pirata

Tempo di lettura 2 minuti

Pensavamo di raccontare una storia tra l’incredibile e il fiabesco, in realtà la cosa è molto vicina alla diplomazia internazionale. Il caso: Aleksandr Posonov, direttore di una scuola secondaria degli Urali, rischia 8 mila euro di Russia e una vacanza forzata di 5 anni in Siberia per aver installato (o fatto installare, o chiuso un occhio in merito all’installazione) alcune copie illegali di microsoft windows nei computer della scuola. Siamo nel febbraio 2007 ma sembra che la notizia abbia avuto più risalto tra i media tradizionali che nella blogosfera visto che non sono in moltissimi a parlarne.

La notizia ha destato molto scalpore in Russia, tanto che addirittura l’ex presidente Gorbaciov ha preso carta e penna e scritto a Bill Gates, ecco alcune le sue parole:

“L’insegnante ha dedicato la sua vita all’educazione dei bambini e guadagna uno stipendio basso, incomparabile con quelli dei dipendenti della tua compagnia. Potrebbe finire nella prigione di una colonia penale siberiana. E poi la sua responsabilità neppure è certa”

Si legge su repubblica.it che anche il presidente Putin è intervenuto sulla questione, lasciando intendere di essere disposto a soprassedere. Se in un primo momento la risposta è stata categorica,

“Il caso di mr. Posonov è un caso di crimine, e come tale è stato trattato dalle autorità russe. Siamo sicuri che la magistratura russa prenderà la decisione giusta”

Gorbaciov non si è arreso ed ha deciso di chiedere direttamente a Mr.Gates, e non al suo ufficio stampa, una speigazione. La Microsoft ha quindi deciso di dimostrarsi più indulgente ed ha deciso di non esercitare alcuna procedura civile contro il professore, giustificando il proprio comportamento come segue:

“In generale, non crediamo che un caso di questo genere possa portare a una incriminazione di tipo penale, dato il numero minimo di computer interessati e considerando il fatto che i pc sono stati comprati a uso degli studenti”

Pare quindi che il professore pirata si salverà , e forse per microsoft si avrà quel vantaggio in termini di immagine previsto da Gorbaciov nella sua prima lettera, fa di certo riflettere il fatto che un paesino degli Urali e il professore in questione possano, per 5 o 6 (o 20) computer fuori regola, scatenare una tale discussione. La flessibilità in microsoft non è mai stata proverbiale, in questi casi però qualcosa è necessariamente da ripensare…

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