Social Media

Le pagine aziendali di Google Plus per catturare utenti e business

Tempo di lettura 7 minuti

Google+ sta per compiere tre anni ed è ormai maturo per poter essere definito una delle piattaforme sociali più interessanti per le aziende e per il business, sia per numero di utenti che per i volumi di traffico e di conversazioni che esso genera e sostiene.

Lo strumento pagina mette in contatto le aziende con i clienti che cercano su Google, su Maps, su Google+ o dai dispositivi mobili. Essa rappresenta dunque una vera e propria landing page sulla piattaforma G+, in grado di catturare visite e traffico, anche se il sito aziendale non è ottimizzato per i motori di ricerca o se addirittura non ne abbiamo uno.

Come abbiamo più volte sottolineato, infatti, Google+ non è uno dei troppi social network presenti sul web, ma il “motore di identità” di Google, la piattaforma sociale che il motore di ricerca più diffuso al mondo ha progettato per dare in mano agli utenti uno strumento in grado di aiutare gli spider del motore (detti anche web crawler spider o robot, ovvero i software che analizzano i contenuti della rete per indicizzarli) a fare meglio il loro lavoro e a comprendere a fondo cosa sia e cosa trattino ciascuna pagina web, ciascun sito, ciascuna azienda, etc.

Le pagine aziendali su Google+

La pagina aziendale su Google+ è dunque in primo luogo la carta di identità della nostra azienda su Google. Collegandola al sito internet aziendale, se ne abbiamo uno, reclamiamo la nostra identità nei confronti di Google e gli diciamo chiaramente: “ecco, questi siamo noi, il nostro sito è questo e la nostra azienda si occupa di A, B, C, D, etc.”, cosicché il motore possa suggerire la nostra azienda e le nostre pagine web a chiunque stia cercando il nostro nome, la nostra categoria di prodotti o servizi, i nostri prodotti o servizi, le aziende presenti in una determinata zona e molto altro.

Google descrive così il senso della pagina aziendale G+: “Raggiungi gli utenti quando ti cercano online. La tua pagina Google+ mette in evidenza le giuste informazioni sulla tua attività nella Ricerca Google, su Maps e su Google+, così i tuoi clienti possono mettersi in contatto con te ancora più facilmente“.

Proprio come una landing page, le pagine aziendali G+ contengono le informazioni più importanti per chi sta cercando un’azienda in rete. Se il sito della vostra azienda è fatto bene, queste informazioni sono ovviamente già presenti, ma le pagine di Google+ fanno il lavoro che un tempo era svolto dalle Pagine Gialle, organizzando tutte le aziende sotto vari criteri di ricerca e standardizzando la fruizione dei dati e delle informazioni, cosicché gli utenti possano trovarle sempre, nello stesso modo e con gli stessi criteri, senza perdere tempo e senza dover esplorare decine di siti diversi alla ricerca delle informazioni che stanno cercando.

La Dashboard di controllo

La tua pagina Google+ mette a disposizione dei tuoi clienti le informazioni più importanti sulla tua attività, inclusi gli orari, i tuoi contatti e le indicazioni stradali“. Google ha centralizzato in un’unica dashboard di controllo tutte le informazioni più importanti rispetto alla presenza di un’azienda in rete, con la possibilità di gestire tutto da un unico pannello di comando.

La Dashboard Google+ è uno strumento potente che consente ai proprietari e ai gestori delle pagine Google+ di sfruttare la loro presenza online. La Dashboard è anche il punto di accesso a Google+ che consente ai proprietari di attività commerciali locali di gestire, verificare e modificare le schede delle loro attività commerciali, di apprendere in che modo i clienti trovano le loro attività su Google e di promuovere le loro attività commerciali con Offers e AdWords Express“.

Le informazioni presenti sulle pagine

Una volta creata la pagina aziendale, da un profilo utente già esistente o da una casella mail aziendale, per gestirla si può accedere direttamente da  http://plus.google.com/dashboard. Essa permette ai proprietari e ai gestori di una pagina Google+ di:

  • aggiornare le informazioni sull’attività, come l’indirizzo, il numero di telefono e gli orari di apertura;
  • controllare la percentuale del completamente della compilazione della pagina;
  • monitorare le notifiche e gli aggiornamenti su Google+;
  • condividere con i clienti novità, aggiornamenti, foto e video (sulla pagina stessa o sul canale Youtube);
  • interagire con i clienti in videoconferenza o in chat, tramite Hangouts;
  • capire come e attraverso quali chiavi di ricerca gli utenti trovano l’azienda su Google;
  • analizzare i risultati dei post pubblicati su Google+.

La dashboard mostra schede informative differenti in funzione dello stato della pagina:

  • gestori: consente ai proprietari delle pagine di aggiungere o rimuovere gestori o di trasferire la proprietà della pagina stessa;
  • notifiche: consente di visualizzare gli eventi recenti, indicando se qualcuno ha taggato una pagina in una foto, l’ha menzionata in un post o l’ha aggiunta a una cerchia.

Le dashboard delle pagine Google+ local verificate mostrano anche:

  • statistiche, che permettono di misurare il livello di coinvolgimento generato dalla pagina su Google;
  • query di ricerca più frequenti, che consentono di visualizzare i termini di ricerca più frequenti che hanno provocato la visualizzazione della scheda attività commerciale nei risultati di ricerca locali su Google;
  • AdWords Express, che permette ai proprietari delle pagine di creare e di gestire campagne di Google AdWords Express.

Le pagine Local

Le pagine su Google+ si dividono sostanzialmente in due macrocategorie: le pagine aziendali standard, destinate alle aziende che non hanno punti vendita aperti al pubblico, e quelle local, destinate alle attività sul territorio che sono aperte al pubblico e che lavorano “su strada”, come i bar, i ristoranti, gli alberghi, le palestre, i negozi, etc.

La differenza tra le prime e le seconde è che le pagine local, oltre a consentire la pubblicazione di post, foto, video, etc., consentono agli utenti di lasciare recensioni e di leggere quelle scritte da altri, di postare foto e di connettersi alla posizione fisica dell’attività commerciale, grazie alla mappa della posizione dell’attività commerciale.

Le pagine local sono la versione Google+ dei vecchi Google Places, le schede attività che comparivano su Google Maps (e nella search). Esse rappresentano un potente strumento di marketing per le attività a carattere locale, le più piccole delle quali spesso non hanno nemmeno un sito Internet. Per queste ultime, oltre che una efficace landing page, rappresentano la prima e spesso la sola presenza in rete, amplificabile a pagamento con lo strumento AdWords Express, studiato appositamente per questa tipologia di aziende.

Le pagine local sono di due tipi: verificate e non verificate. Le seconde provengono direttamente da Google Places e non sono gestite dal titolare dell’attività, che per poterne prendere possesso e controllo deve verificarle, dimostrando di essere il titolare dell’attività tramite la ricezione di una cartolina postale all’indirizzo dell’azienda.

Potenzialità delle pagine

A differenza delle pagine aziendali presenti su Facebook, le pagine Google+ rappresentano un vero strumento di interazione con gli utenti, perché hanno le loro stesse opportunità e prerogative, all’interno della piattaforma sociale. Una pagina mette a tutti gli effetti un’azienda sullo stesso piano degli utenti, con i quali può interagire appieno e senza limitazioni.

Proprio come fanno gli utenti, le aziende su G+ possono creare e gestire cerchie di utenti e di altre pagine, possono creare, gestire ed entrare nelle community, interfacciandosi con gli utenti come se fossero esse stesse delle persone, condividere contenuti, fare +1 su commenti e foto e creare e partecipare agli hangout. “[..] le Pagine Google+ possono entrare a far parte di community di Google+. Le pagine possono creare, registrarsi e partecipare alle community. Così per gli utenti Google+ è ancora più facile partecipare a conversazioni con i brand e con le organizzazioni a cui si interessano“.

Non si tratta di un piccolo plus, rispetto a un social network “duro e puro” come Facebook, in cui le persone sono persone e le pagine pagine. Poter interagire con gli utenti in modo diretto significa poter parlare con loro in modo davvero biunivoco, mentre su Facebook l’input deve partire necessariamente dagli utenti, che interpellano l’azienda sulla pagina o che reagiscono a una pubblicazione sulla bacheca della pagina.

I gruppi di Facebook, molto meno completi delle community di Google+, sono riservati ai soli utenti e sono inaccessibili per le pagine e dunque per le aziende, che per policy della piattaforma non possono creare profili, ma solamente pagine. Partecipare a una community su G+ offre invece alle aziende l’opportunità di interagire sulle tematiche di loro competenza direttamente con gli utenti, rispondendo alle loro domande e offrendo consulenza all’interno di sezioni non necessariamente brandizzate e quindi “in campo neutro”, mettendoci la faccia e rischiando in prima persona, senza dover mandare in avanscoperta rappresentanti aziendali o “delegati” di varia natura o a vario titolo, come avviene nei gruppi di Facebook.

Conclusioni

Le pagine aziendali di Google+ rappresentano dunque lo strumento più completo e fondamentale per la presenza di un’azienda sul web. Non sono uno dei tanti account o canali sociali, ma il vero ed unico “passaporto” per la rete rilasciato da Google, il primo e più importante motore di ricerca presente oggi su Internet.

Sottovalutarle, o addirittura snobbarle, è un errore grave, che priva un’azienda di molte importanti opportunità, prima tra tutte quella di avere un comodo e gratuito “amplificatore” per mettere in risalto le proprie informazioni, le proprie news e i propri contenuti su Google, che in tempo reale indicizza e posiziona sulla rete di ricerca qualsiasi contenuto venga pubblicamente condiviso su Google+, dandogli quella forza e visibilità che il sito aziendale non sempre può ottenere da solo.

Non è infrequente, infatti, che un articolo o una pagina presenti su un sito possano essere facilmente raggiunti dagli utenti che cercano determinate chiavi su Google attraverso il relativo post su G+, perché esso si è ben posizionato rispetto a quelle chiavi, mentre il contenuto originale sul sito non ha saputo fare altrettanto.

A differenza di quanto accade su Twitter o su Facebook, inoltre, le azioni compiute dagli utenti su G+ in relazione a un qualsiasi contenuto hanno anche un significato e un senso in ottica SEO, rappresentando ulteriori plus rispetto all’importanza e alla visibilità che il motore di ricerca attribuisce ai contenuti proposti da un’azienda.

Se saremo in grado di lavorare bene su Google+, dunque, la nostra rete sociale si accrescerà e i “nostri” utenti ci aiuteranno a diffondere e a valorizzare i nostri contenuti, troppo spesso penalizzati da siti Internet imperfetti o inefficaci e dalla loro perifericità rispetto agli interessi e alle frequentazioni sociali degli utenti della rete.

Essere presenti su Google “lato SEARCH” oggi non basta più, e sarà sempre più difficile esserlo in modo efficace se non saremo disposti a investire denaro sul motore di ricerca o tempo e dedizione sul canale Google+, che ci aiuta giorno dopo giorno a diventare parte attiva nel processo di posizionamento e di proposizione dei nostri contenuti verso gli utenti.

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