Alla fine del 2008 la pubblicità sul Web avrà un posto di riguardo nell’economia complessiva del mercato degli investimenti pubblicitari; lo rileva l’Upa, Associazione che raccoglie le aziende che utilizzano la pubblicità come forma di comunicazione.
Il Web assorbirà infatti quest’anno 675 milioni di euro (con una crescita del 29,8%) rispetto ai 623 milioni che gli inserzionisti italiani spenderanno per comprare spazi sulla radio (la cui crescita è stimata intorno al 4%).
Internet supererà quindi la radio, attestandosi come media maturo che a fine 2008 arriverà ad occupare il 6,3% dell’investimento pubblicitario complessivo.
La televisione, pur rimanendo il media con gli investimenti maggiori (poco meno della metà dell’investimento complessivo, pari al 48,5%), crescerà nel 2008 solo dell’1,6% mentre la carta stampata salirà dell’1,5% a circa 3,3 miliardi di euro coprendo oltre il 30% degli investimenti complessivi.
Si tratta di dati positivi che testimoniano che nonostante il rallentamento dell’economia, le aziende scommettono sul futuro e considerano la pubblicità un investimento per la crescita del mercato.
Dati ancora più positivi, poi, se pensiamo all’ascesa del Web a scapito dei media tradizionali, indice che le aziende si sono finalmente rese conto della necessità di innovare non solo i prodotti ma anche i mezzi e gli strumenti di comunicazione.