Una recente ricerca svolta in UK da Nielsen, conferma l’impressione diffusa che i Quick Response codes, più noti come QR codes, sebbene sempre più diffusi, siano poco utilizzati dagli utenti. La loro possibile fortuna è dovuta alla diffusione degli smartphone ed essi rappresentano per aziende e brand una buona opportunità per raggiungere i consumatori attraverso il cellulare, ma dalla ricerca Nielsen emerge che il 67% dei consumatori ha già visto i QR codes, ma solo il 20% li ha effettivamente utilizzati.
Basso il volume di quanti non sanno di cosa si parli: solo 3 consumatori su 10 non sanno cosa siano i QR codes o come funzionino. Va però rimarcato che la maggior parte delle aziende che ne fa uso, li inserisce nelle proprie pubblicità senza spiegare come utilizzarli, oppure senza specificare cosa ci sia dietro il codice. Per questo molti utenti non vengono raggiunti, con la conseguenza che il potenziale della campagna pubblicitaria non è sfruttato appieno. La colpa principale dello scarso utilizzo, tuttavia, sembra risiedere altrove.
La motivazione più addotta per il mancato utilizzo non è la mancanza di interesse, quanto piuttosto, secondo il 50% degli intervistati, il fatto di non possedere un’applicazione per la lettura dei codici. Per quel che riguarda gli utilizzatori dei QR codes, il 79% degli intervistati le trova utili o molto utili, benché l’utilizzo non sia comunque sufficientemente diffuso, come è confermato dal dato secondo cui il 55% li ha provati 5 volte o meno, nell’arco di un anno.
Il 36% dei possessori di smartphone dichiara di non usare i QR codes perchè molti apparecchi non hanno un lettore pre-installato, mentre secondo il 33% degli intervistati il proprio device non ha un’applicazione adatta. Sembra dunque essere questo l’anello debole della catena; dover scaricare e utilizzare un app di terze parti per leggere i QR code appare essere uno dei principali motivi per cui essi non sono utilizzati.
Personalmente sono portato a dedurne che l’uso dei QR code, così come di molte altre app e tecnologie mobile, sia al momento limitato prevalentemente ai “soliti noti” ovvero ai “geek” e agli smanettoni della rete. Ne è un indizio il dato secondo cui gli utilizzatori UK di QR codes sono per lo più maschi, giovani e possessori di smartphone. In Italia non va meglio. Solo il 4% della popolazione li ha già utilizzati, con un profilo demografico simile a quello dei britannici. Solita osservazione conclusiva: c’è tanta formazione e informazione da fare, sulle nuove tecnologie e le aziende non possono esimersi da questo ruolo, se queste tecnologie le vogliono utilizzare per raggiungere gli utenti.
Fonte: Nielsen Featured Insides – I dati relativi al Regno Unito si riferiscono ad una ricerca svolta sul panel online di Nielsen nel Regno Unito nell’Ottobre 2011. Il campione è 608 rispondenti maggiorenni, quote stabilite per rappresentare la popolazione inglese. I dati relativi all’Italia si riferiscono a un campione rappresentativo della popolazione italiana di 2300 rispondenti, Q3 2011.