Esistono molteplici e differenti canali per poter promuovere un eCommerce attraverso l’Advertising online. Il punto è, su quali è meglio investire? La risposta è: dipende.
Ogni business è differente, infatti una strategia che funziona per una realtà potrebbe rivelarsi fallimentare in altri casi. La soluzione è identificare il marketing mix su misura per il nostro eCommerce, delineando quelle che sono le caratteristiche principali, uniche e peculiari del brand.
Un esempio per chiarire. Immaginiamo di dover acquistare un vestito. Prima di scegliere ci porremo alcune domande: qual è lo stile che più ci rappresenta? Quali sono i nostri punti di forza e di debolezza? Quale messaggio vogliamo comunicare con il nostro abbigliamento?
Perché investire del budget per promuovere un eCommerce?
Come tutti sappiamo, esistono molteplici strumenti gratuiti (o molto economici) per far conoscere un eCommerce ma, molto spesso, non sono sufficienti a raggiungere l’obiettivo prestabilito. Questo perchè è necessario creare una strategia ad hoc che crei sinergia tra i diversi canali. Nello specifico, investire nell’Adverting Online consente di colpire con precisione il target di riferimento e ottenere precisi riscontri in termini di ROI, portando reale e concreto valore all’eCommerce.
Il punto di partenza è, come abbiamo più volte accennato, la definizione degli obiettivi di business, ovvero i concreti traguardi che si intende raggiungere con l’eCommerce. È molto più semplice, e soprattutto performante, lavorare e puntare al raggiungimento di un obiettivo. Anche per la pubblicità online vale lo stesso principio: la campagna di Paid Avertising deve essere cucita su misura e, se non sono stati definiti a monte dei precisi obiettivi, difficilmente si sarà in grado di valutare se si sta percorrendo la strada migliore.
Qual è la piattaforma di Paid Advertising più adatta?
Se conosciamo il nostro target di riferimento e quale tipo di riscontro vogliamo avere, siamo già a metà dell’opera. Ogni piattaforma ha caratteristiche e potenzialità differenti, ed è necessario scegliere quella più in linea con il budget che si intende investire e l’obiettivo che si vuole raggiungere.
Prima quindi di “buttarsi” in investimenti errati, deve essere attentamente analizzata la situazione del business, le domande che seguono possono essere un utile spunto:
- Quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere? Se non si ha chiaro il traguardo, non lo si raggiungerà mai. Definire quindi con chiarezza cosa si desidera ottenere: incrementare le vendite? Aumentare la percentuale di lead?
- Qual è il budget a disposizione? Conoscere con precisione il budget a disposizione, che non necessariamente deve essere molto alto, consente di poter valutare attentamente quale strategia mettere in campo sui diversi canali, in modo da massimizzare l’investimento.
- Quali strumenti saranno utilizzati per l’analisi dei dati? Lo strumento più noto e utilizzato è sicuramente Google Analytics, il servizio gratuito messo a disposizione da Google che permette di visualizzare tutte le statistiche relative alle persone che visitano un sito web.
Le diverse tipologie di Advertising Online
Vediamo ora quali sono alcune tra le principali tipologie di Advertising Online che il panorama web propone.
- Google AdWords: è la piattaforma pubblicitaria promossa da Google che, come quelle di altri motori di ricerca quali Bing e Yahoo, si basa sul concetto del Pay Per Click, ovvero che il pagamento avviene solo se si clicca su un annuncio sponsorizzato. Il costo di questa tipologia di ADV varia in base a differenti valori, ad esempio la scelta di parole chiave collegate all’annuncio, il loro livello di concorrezza e la posizione all’interno della SERP.
La pubblicità di Google offre un altissimo livello di targetizzazione e risulta quindi essere molto mirata e personalizzata. Di contro necessita di un buon investimento per ottenere risultati performanti. È quindi importante che una campagna sia creata, gestita, monitorata e ottimizzata da risorse esperte. - Social Media Advertising: Facebook, Twitter e Linkedin offrono la possibilità di promuovere contenuti, post e campagne al fine di incrementare, oltre che il numero di like, fan o follower, anche l’engagement e, di conseguenza, le conversioni. Anche attraversoi canali social è possibile targettizzare il pubblico delle campagne, che non prevedono investimenti corposi per raggiungere concreti risultati.
- Display Advertising: permette all’inserzionista (azienda che vuole farsi pubblicità) di mostrare un prodotto, un servizio o delle informazioni agli utenti di un sito internet attraverso una creatività (immagine o video), chiamata banner. Il costo di una display advertising è definito da publisher e inserzionisti, non attraverso il rapporto domanda/offerta. Gli attori coinvolti possono essere: l’inserzionista, che decide quanto pagare per l’azione che vuole ottenere (visibilità, impressions, clic, lead, sale), il network pubblicitario che potrebbe mettere all’asta gli spazi per gli annunci (pensiamo a Google AdSense e al sistema di posizionamento degli annunci in base all’importo offerto per singolo click) o l’editore che può decidere il prezzo di uno spazio pubblicitario all’interno del suo sito internet.
Conclusione
La Paid Advertising potrebbe in apparenza sembrare una passeggiata. È importante sottolineare che dietro alla teoria si cela molta esperienza. Infatti è facile rischiare di sperperare tutto il budget in scelte poco performanti o non adatte allo specifico business. Se si vogliono ottenere dei risultati occorre dedicare tempo a questo lavoro, saper svolgere analisi accurate e comprendere a fondo i meccanismi più intimi di questo canale marketing. Infatti, per ottenere il meglio da questa attività, occorre effettuare analisi di mercato, ottimizzare le pagine di destinazione e saper perfezionare e monitorare con cura le inserzioni.