Da Omnichannel Age, indagine condotta in collaborazione tra Adobe ed Ecosultantacy, emerge come le organizzazioni stanno rispondendo ai cambiamenti prodotti dall’ingresso di approcci omnichannel nelle strategie di marketing.
Dal momento che si hanno di fronte consumatori iperconnessi e che modificano costantemente la tipologia di canali e dispositivi con cui interagiscono, le aziende stanno intensificando l’integrazione di strategie orientate all’omnicanalità nei propri piani di business.
Riportiamo di seguito alcuni tra i dati emersi dal rapporto che aiutano a delineare una panoramica generale del fenomeno.
Percorso variegato che conduce all’integrazione
Il grafico che segue riporta le differenti funzionalità che contribuiscono all’ottenimento di un’efficace strategia omnichannel.
Escludendo la gestione dei contenuti e la singola visualizzazione dei clienti, si riscontra che meno di un quarto del campione dispone di queste caratteristiche e funzionalità. La buona notizia è che si stanno attuando dei cambiamenti per raggiungere questi standard.
La sfida maggiore restano i dati
Uno dei maggiori ostacoli verso l’integrazione resta la gestione dei dati. Molte aziende infatti utilizzano ancora tecnologie differenti e separate per condurre questa attività. Rispetto a quest’area i progressi sono infatti irrisori.
Oltre alla mancanza di integrazione tra i sistemi, il 31% del campione attribuisce i maggiori problemi la struttura organizzativa.
La coerenza risulta essere un driver chiave
Nel percorso che conduce alla conversione gli utenti si aspettano la stessa tipologia di interazione e offerta di servizi in ogni touchpoint. In assenza di questo probabilmente abbandoneranno l’acquisto e si rivolgeranno alla concorrenza.
È importante quindi che le aziende si strutturino per fornire questa coerenza tra i diversi canali, al fine di tenere il passo con le aspettative degli utenti e strutturare un’efficace strategia omnichannel.
Dal grafico emerge che solo il 4% delle aziende e l’8% delle agenzie fa pressioni sul board affinché vengano apportati i cambiamenti necessari a una proficua integrazione strategica.
Sottovalutare l’importanza del mobile
Nonostante il 51% del campione ritenga il mobile come uno dei segmenti prioritari, molti non colgono le opportunità che offre.
Oltre infatti a non mappare correttamente il customer journey del cliente per quesi device (3 intervistati su 5 sostengono di non avere capacità di analisi per farlo) emerge che anche le strategie mobile non siano considerate come utili e prioritarie.
Infatti, come si evince dal grafico che segue, le aziende non implementano nemmeno le funzionalità essenziali per la sfera mobile.
Conclusione
Da questa indagine emerge che i progressi verso l’integrazione procedono tra alti e bassi. Mancano però dati consolidati e capacità analitiche tali da superare i principali ostacoli che per l’integrazione di strategie omnichannel devono essere affrontati